DISTURBI D'ANSIA

disturbI di ansia
L'ansia di Edvard Munch

La parola ansia deriva dal latino “anxia” che a sua volta deriva da “angere” che significa stringere.  Mentre la parola ansiolitico è composta con il termine greco “lytikos”, che rilascia, che scioglie. La parola angoscia deriva dal latino “angustia”, strettezza che a sua volta deriva, come il termine ansia, da “angere”, stringere.

L’ansia è uno stato d’animo di preoccupazione, apprensione, timore. L’angoscia è uno stato di ansia, un senso oppressivo di malessere e di agitazione.

L’etimologia di questi termini esprime bene lo stato emotivo e corporeo di  quando viviamo uno stato di ansia e di angoscia.

Ci sentiamo minacciati da qualcosa, siamo in uno stato di allerta e di paura.

Il corpo si contrae, sentiamo un senso di oppressione e di tensione, spesso a livello del torace e dell’addome, respiriamo con un senso di affanno.

Quando, invece, ci rassicuriamo e  sentiamo di poter gestire la situazione temuta, ci rilassiamo sia a livello mentale che corporeo.

Ad es. riusciamo a vedere la situazione da una prospettiva più ampia, prendiamo in considerazione altri punti di vista, i battiti cardiaci e il ritmo del respiro si calmano, etc.

Nel disturbo di panico si verificano ricorrenti e imprevedibili attacchi di intensa ansia (panico) che hanno un effetto traumatizzante per la persona che li vive.

Spesso il disturbo di panico è associato ad agorafobia.

Il disturbo d’ansia generalizzata è caratterizzato da sintomi d’ansia che non insorgono esclusivamente, né prevalentemente, in alcuna particolare circostanza ambientale.

Sintomi comuni sono un senso di nervosismo, il tremore, la tensione muscolare, la sudorazione, le palpitazioni, la sensazione di testa vuota, il capogiro, un senso di malessere a livello addominale.

La fobia sociale o disturbo da ansia sociale è caratterizzato da forte ansia che insorge esclusivamente o prevalentemente in particolari situazioni sociali che tendono ad essere evitate.

Parlare in pubblico è la più frequente e diffusa fobia sociale specifica.

Nell’ipocondria c’è una persistente preoccupazione di avere una o più malattie gravi.

Sensazioni e manifestazioni normali e banali sono interpretati erroneamente come segni di avere o di stare sviluppando una grave malattia.